Piermario Vescovo è professore associato di Letteratura italiana presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia”, dove insegna Letteratura teatrale italiana. Ha insegnato – anche come professore invitato - presso varie Università straniere, tra cui Paris III, Paris-IV, Paris-VIII, Ecole Normale Supérieure (Paris-Lyon), Clermont-Ferrand, Barcelona (Autónoma), Marburg.
La gran parte delle sue pubblicazioni riguarda la drammaturgia italiana, con particolare riferimento a Ruzante, Calmo, Andreini, i pregoldoniani, Goldoni, Gozzi, Gallina, Nievo e con numerose edizioni critiche di testi, tra cui Rodiana e Travaglia di Andrea Calmo (Padova, Antenore, 1985 e 1994), delle Baruffe chiozzotte e dell’Uomo prudente di Carlo Goldoni, di Tutto il teatro di Giacinto Gallina, delle Commedie di Ippolito Nievo (tutti per Marsilio, Venezia).
Tra i campi di interesse privilegiati anche quello del rapporto tra letteratura e arti visive (con qualche sconfinamento sul terreno della storia dell’arte, da Giorgione a Giandomenico Tiepolo), della letteratura di paesaggio (con particolare riferimento all’area della riviera del Brenta e al tema del giardino). Si occupa attualmente, in particolare, di teoria e storia del testo drammatico. I suoi ultimi libri sono: Il villano in scena. Nuovi saggi su Ruzante, Padova, Esedra, 2007 e Entracte. Drammaturgia del tempo, Venezia, Marsilio, 2008. Sta per pubblicare un’edizione di due testi inediti di Carlo Gozzi.
È segretario scientifico dei Comitati delle edizioni nazionali delle opere di Carlo Goldoni, di Carlo Gozzi e di Ippolito Nievo; redattore delle riviste «Studi sul Boccaccio», «Problemi di critica goldoniana», «Quaderni Veneti», «Letteratura e dialetti». È condirettore - con Pasquale Sabbatino - di «Rivista di letteratura teatrale».
Ha fatto parte dei gruppi di ricerca interuniversitari italiani (PRIN) Testi veneti nei secc. XIII-XIX e La tradizione del moderno -Teatro e romanzo nei secoli XVII-XVIII e a progetti dedicati alla fortuna europea del teatro italiano dal cinquecento al settecento promossi dalle Università Paris IV-Sorbonne (CNRS) e dall’Autónoma di Barcelona.
Nel 2006 ha curato la sezione degli incontri e convegni per la Biennale teatro, per il festival “Goldoni e Gozzi Europei”; nel 2007, insieme a Carmelo Alberti, il programma del «Campus – Goldoni e il teatro nuovo»; nel 2008 ha collaborato al programma di «Mediterraneo – Laboratorio internazionale di teatro», e curato la prima conferenza di ENPARTS (European Network of Performing Arts, sostenuta dal programma Cultura dell’Unione Europea).
All’attività di ricerca, dalla fine degli anni settanta, affianca la pratica teatrale. L’ultimo spettacolo che ha messo in scena come regista – insieme ad Antonella Zaggia – è una libera riduzione del Don Giovanni o sia il Convitato di pietra di Giovanni Bertati e Giuseppe Gazzaniga, nello scorso giugno, per il Napoli Teatro Festival Italia.